Vibo Valentia: Tradizioni, folclore ed eventi


Persefone

Uno dei Pinakes raffiguranti Persefone conservato al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio CalabriaIn base ai racconti mitologici si afferma che dove lo sperone del monte Ipponico si estende verso il mare di Lampetia, la dea figlia di Zeus e di Demetra Persefone – Kore, venne rapita da Plutone e la costrinse a raggiungere l’Averno su di un carro trasportato da cavalli rabbiosi. Il padre Zeus stabilì che la dea trascorresse i mesi invernali nell’Averno e quelli estivi sulla terra. Proprio in quel luogo fu eretto un tempio e le fanciulle dell’antica Vibo Valentia, nei mesi primaverili si vestono in festa con corone di fiori sul capo in omaggio alla dea.

 

Diana Recco

Eroina del XVI secolo, Daria Recco visse nel periodo in cui la città era sotto il potere della signoria del duca Pignatelli che respinse pesantemente una rivolta giustiziando a morte sette cittadini e mostrando le loro teste sui torrioni del castello. Diana Recco era la figlia e la sorella di due dei ribelli uccisi, la ragazza dopo circa dieci anni si vendicò pugnalando il duca Pagnatelli.

 

Azzo duce di Calabria

La leggenda narra che Azzo, il duce di Calabria, a capo dei mille Valentini scacciò in mare le tribù Saracene che volevano annientando Vibo Valentia romana. In occasione della vittoria per circa vent’anni la città cambiò il nome in Millarmi.

 

Eventi

I riti della Pasqua

Ogni mercoledì Santo si svolge l’Opera Sacra, la rappresentazione della passione di Cristo mentre il giovedì tutte le chiese si preparano per i Sepolcri che, in seguito alla Missa in Coena Domini, si assiste al pellegrinaggio di moltissimi fedeli, in base alla tradizione bisogna visitare un numero dispari di chiese. Dalla chiesa del Rosario, in venerdì Santo, parte la processione dei Vari, statue che ripropongono differenti momenti della Passione e Morte di Cristo.

Particolarmente coinvolgente è la Processione dell’Addolorata che si svolge il venerdì notte, durante la quale lungo le strade della città i fedeli trasportano la statua della Madonna in un rispettoso silenzio. Infine, durante la domenica di Pasqua si svolge la Affruntata, in tale occasione si schierano due gruppi di fedeli e la Madonna Addolorata e San Giovanni cercano Cristo Risorto, quando si incontrano viene strappato il velo nero della Madonna, come segno di lutto, e viene ricoperta da un vestito azzurro e bianco, come simbolo della Resurrezione di Cristo.

In base alla tradizione si ritiene che se il velo nero della Madonna non si muove si prospettano gravi sciagure, per queste ragioni l’arrivo del vestito azzurro e bianco è accolto con un grande applauso.